Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11199 del 13 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11199PEN

Massima

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Il reato di diffamazione si configura quando l'autore comunica notizie lesive della reputazione altrui a più persone, anche in momenti diversi, purché le espressioni denigratorie abbiano ad oggetto gli stessi fatti e siano idonee a compromettere la considerazione sociale della persona offesa. A tal fine, non è necessaria la perfetta sovrapponibilità delle frasi utilizzate, essendo sufficiente che il loro significato essenziale sia convergente. Inoltre, integra la fattispecie di diffamazione anche la comunicazione di informazioni lesive della reputazione ad una sola persona, qualora tale notizia possa ragionevolmente pervenire a conoscenza di altri soggetti. L'elemento soggettivo del reato di diffamazione consiste nella consapevolezza e volontà dell'autore di divulgare le notizie denigratorie, essendo irrilevanti le sue effettive intenzioni. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare complessivamente le modalità di comunicazione delle informazioni lesive, senza limitarsi a un'analisi parcellizzata delle singole condotte, al fine di accertare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI RIMINI;
e:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS) parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 19/12/2016 del TRIBUNALE di RIMINI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MICCOLI GRAZIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LIGNOLA FERDINANDO;
Il Proc. Gen. conclude per l'…

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