Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 50115 del 11 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:50115PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non può procedere ad una rinnovata valutazione dei fatti o del materiale probatorio, essendo tale attività riservata in via esclusiva al giudice del merito. Il controllo di legittimità sulla motivazione è circoscritto alla verifica che il testo dell'atto impugnato risponda ai requisiti di esposizione delle ragioni giuridicamente significative e di assenza di difetto o contraddittorietà della motivazione o di illogicità evidenti. Pertanto, sono inammissibili le doglianze che attaccano la persuasività, l'inadeguatezza o la mancanza di rigore della motivazione, ovvero che sollecitano una differente comparazione dei significati probatori da attribuire alle diverse prove o evidenziano ragioni in fatto per giungere a conclusioni differenti sui punti dell'attendibilità, della credibilità, dello spessore della valenza probatoria del singolo elemento. Il vizio di travisamento della prova, desumibile dal testo del provvedimento impugnato o da altri atti del processo, è ravvisabile ed efficace solo se l'errore accertato sia idoneo a disarticolare l'intero ragionamento probatorio, rendendo illogica la motivazione per la essenziale forza dimostrativa del dato processuale/probatorio, fermi restando il limite del "devolutum" in caso di cosiddetta "doppia conforme" e l'intangibilità della valutazione nel merito del risultato probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 37/2019 del giorno 08/01/2019, della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TANGA ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale PINELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del giorno 28/06/2017, il Tribunale di Agrigento dichia…

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