Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31028 del 12 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:31028PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia, di cui all'articolo 572 del codice penale, ha natura di reato abituale e consiste nella sottoposizione dei familiari ad una serie di atti di vessazione continui e tali da cagionare sofferenze, privazioni e umiliazioni, costituenti fonte di un disagio continuo ed incompatibile con normali condizioni di vita. Ai fini della sua rituale contestazione, non è necessaria la precisa indicazione del luogo e della data di ogni singolo episodio, essendo sufficiente la descrizione in sequenza dei comportamenti tenuti, la loro collocazione temporale di massima e le eventuali conseguenze per la persona offesa. La condotta abituale può essere desunta da un complesso di elementi probatori, anche di natura testimoniale, che dimostrino la reiterazione di atti di violenza fisica e morale, anche in presenza di figli minori. Il reato di maltrattamenti può essere integrato non solo da atti costituenti di per sé reato, ma anche da atti di disprezzo e di offesa alla dignità della vittima, che si risolvano in vere e proprie sofferenze morali. In caso di appello proposto dal solo imputato, opera il divieto di reformatio in peius, per cui l'accoglimento dell'impugnazione relativa a circostanze o a reati concorrenti comporta la diminuzione complessiva della pena, senza possibilità di compensazioni con altri aspetti del trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALVANESE Ersilia - Presidente

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 15 dicembre 2021 dalla Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. LORI Perla, che ha concluso per l'accoglimento del terzo motivo di ricorso e l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con rideterminazione del trattamento sanz…

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