Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35046 del 22 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35046PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la reiterazione di condotte moleste, minacciose o comunque idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero un'alterazione delle proprie abitudini di vita, si inserisce in una sequenza causale unitaria e metodica, diretta a creare nella persona offesa uno stato di prostrazione psicologica. Ciò che rileva non sono i singoli atti, ma la loro identificabilità quali segmenti di una condotta criminale complessiva, caratterizzata dalla pervicacia dell'agente nel molestare in modo abituale e sistematico la vittima, anche in seguito a precedenti procedimenti giudiziari e misure cautelari. La sussistenza del pericolo concreto di reiterazione del reato, che giustifica l'adozione di una misura cautelare, può essere desunta dalle modalità della condotta persecutoria, dalla sua durata e dalla carica offensiva e spregiativa con cui si è manifestata, determinando nella persona offesa uno stato di disagio, imbarazzo e frustrazione per l'interferenza dell'altrui agire nella propria sfera di vivibilità. Il giudizio di inaffidabilità dell'indagato, che fonda l'attualità del pericolo di recidiva, non è inficiato dalla mera circostanza di precedenti provvedimenti di sospensione dell'esecuzione della pena, atteso che tali provvedimenti sono adottati in epoca antecedente rispetto all'emersione di ulteriori condotte persecutorie. Pertanto, il provvedimento cautelare che limiti la libertà di movimento dell'indagato, circoscrivendone il divieto di dimora al solo comune di residenza, risulta adeguato e proporzionato rispetto alle esigenze cautelari individuate, in quanto idoneo a presidiare il rischio di reiterazione del reato, allontanando l'indagato dalle persone offese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la ORDINANZA del 12/03/2021 del TRIBUNALE del RIESAME di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
letta la requisitoria scritta, del 21 MAGGIO 2021, del Sostituto Procuratore Generale, VINCENZO SENATORE, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi, ribadendo il contenuto della requisitoria.
Si da' atto che, su richiesta del 19 maggio 2021 dell'avvocato (OMISSI…

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