Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26922 del 18 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26922PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pena concordata sulla base di parametri edittali successivamente dichiarati incostituzionali deve essere annullata, in applicazione dei principi sulla successione di leggi penali nel tempo, in base ai quali l'imputato ha diritto di beneficiare della legge penale più favorevole sopravvenuta, fino a che non sia intervenuta sentenza passata in giudicato. Ciò comporta la nullità dell'accordo sulla pena e l'annullamento della sentenza che su di esso si basa, con conseguente rinvio degli atti al giudice di merito per la rideterminazione della sanzione in conformità alla nuova disciplina legislativa ritenuta costituzionalmente legittima. Il giudice di legittimità, nel caso di specie, ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata, in quanto la Corte Costituzionale aveva dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma incriminatrice applicata, per violazione dei principi di uguaglianza, proporzionalità, ragionevolezza e finalità rieducativa della pena, nella parte in cui prevedeva un minimo edittale ritenuto eccessivo. Pertanto, il mutamento del quadro normativo di riferimento ha imposto la valutazione della vicenda giudiziaria alla luce dei principi sulla successione di leggi penali nel tempo, con conseguente annullamento della sentenza concordata sulla base di parametri edittali ormai dichiarati incostituzionali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI F. Mar - Presidente

Dott. BELLINI U - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO G. - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincen - Consigliere

Dott. DAWAN Daniel - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/11/2018 del GIP TRIBUNALE di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. UGO BELLINI.
RITENUTO IN FATTO
L'imputato (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso la sentenza in epigrafe, con la quale al predetto e' stata applicata, su concorde richiesta delle parti, la pena di anni cinque di reclusione ed Euro 22.000 di multa per i reati di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73 commi 1 e 4, nonche' …

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