Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4494 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:4494SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio sospende il procedimento sanzionatorio per l'abuso edilizio, impedendo l'adozione di provvedimenti repressivi prima della definizione della procedura di sanatoria. L'amministrazione non può procedere all'esecuzione di ordini di demolizione o all'irrogazione di altre sanzioni amministrative per opere abusive, finché non sia stata positivamente accertata la non sanabilità delle stesse a seguito della conclusione del procedimento di condono avviato dall'interessato. Tale principio trova applicazione anche nelle ipotesi di condono previste dalla normativa speciale, come quella di cui all'art. 32, comma 25, del D.L. n. 269/2003, convertito in L. n. 326/2003, che richiama espressamente le disposizioni della L. n. 47/1985 in materia di sospensione del procedimento sanzionatorio. La presentazione della domanda di condono, infatti, determina l'interruzione dell'iter procedurale per le sanzioni già emesse e l'inibitoria dell'avvio di ogni attività repressiva, per opere che siano astrattamente sanabili, in presenza di istanza di condono già agli atti dell'amministrazione. Pertanto, l'ordine di demolizione adottato dall'amministrazione comunale prima della definizione del procedimento di condono edilizio avviato dal privato deve essere annullato, in quanto in violazione del principio di pregiudizialità della sanatoria rispetto all'irrogazione delle sanzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio
Sez. I Quater
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 5190/04 proposto dai signori DI VITO GIANCARLO e GUGLIELMELLI BARBARA, rappresentati e difesi dall'Avv. M. Mascarucci ed elettivamente domiciliati presso lo stesso in Roma, via ((omissis)), 1;
contro
IL COMUNE DI ROMA, costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Comunale e presso gli uffici della medesima domiciliato in Roma, via del Tempio di Giove, 21;
per l'annullamento
della determinazione dirigenziale di demolizione n. 140 del 3.2.2004, notificata il 12.3.2004;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore, alla pubblica udienza del 16 febbraio 2006, il Consigliere G. ((omissis));
Uditi i difensori delle parti, come da verbale di udienza in data odierna;
Ritenuto e considerato in fatto e in diritto…

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