Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7876 del 19 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7876PEN

Massima

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Il reato di violenza privata si configura quando la condotta violenta o minacciosa è finalizzata a costringere la vittima a compiere, tollerare o omettere un atto, indipendentemente dalla sussistenza di un movente specifico. L'elemento psicologico del reato è integrato dal dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di porre in essere la condotta costrittiva, a prescindere dalla consapevolezza del fine ultimo perseguito dall'agente. I giudici di merito, nel valutare la gravità della condotta e l'applicabilità di circostanze attenuanti o cause di non punibilità, devono tenere conto del contesto complessivo in cui il fatto si inserisce, senza limitarsi agli elementi essenziali del reato, al fine di ricostruire in modo completo e coerente la dinamica dei fatti. La liquidazione del risarcimento del danno in favore della parte civile deve essere effettuata in via equitativa, sulla base degli effetti pregiudizievoli concretamente arrecati alla vittima, senza che la riduzione della pena inflitta all'imputato incida necessariamente sull'entità della somma riconosciuta. La subordinazione della sospensione condizionale della pena al pagamento del risarcimento, pur essendo una facoltà rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, non può essere sindacata in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/11/2016 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO CAPUTO;
Uditi: il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. S. Perelli, che ha concluso, per la ricorrente (OMISSIS), per l'annullamento con rinvio limitatamente alla causa di non punibilita' di cui all&#x…

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