Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12909 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:12909SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La mancata notifica del provvedimento di diniego della SCIA non inficia la legittimità del successivo provvedimento di chiusura dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande adottato dall'amministrazione comunale, in quanto l'assenza di un valido titolo abilitativo costituisce un presupposto sufficiente per l'adozione di tale provvedimento sanzionatorio, indipendentemente dalla regolarità del procedimento di diniego della SCIA. L'amministrazione comunale è legittimata ad adottare il provvedimento di chiusura dell'attività in assenza di un valido titolo abilitativo, a prescindere dalla regolarità della procedura di diniego della SCIA, in quanto la mancanza di un titolo idoneo all'esercizio dell'attività rappresenta di per sé un presupposto sufficiente per l'adozione del provvedimento sanzionatorio, senza che sia necessario verificare la correttezza della procedura di diniego della SCIA. Il principio di legittimo affidamento non può essere invocato dall'esercente in assenza di un valido titolo abilitativo, in quanto l'amministrazione è tenuta a intervenire per far cessare l'attività svolta senza il necessario titolo, indipendentemente dalla regolarità della procedura di diniego della SCIA. Il contraddittorio procedimentale non è violato, in quanto l'assenza di un valido titolo abilitativo costituisce un presupposto sufficiente per l'adozione del provvedimento di chiusura, senza che sia necessario instaurare un ulteriore contraddittorio sulla regolarità della procedura di diniego della SCIA.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/12/2020

N. 12909/2020 REG.PROV.COLL.

N. 07184/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7184 del 2020, proposto da
MAHMUT GULBEDENBEGUN, in proprio e quale legale rappresentante della DONER KEBAB ISTANBUL, con domicilio digitale presso l’indirizzo di posta elettronica certificata, come risultante dai registri di giustizia, dell’avv. Luca Maria Petrone che, unitamente all’avv. Simone Abrate, lo rappresenta e difende nel presente giudizio

contro

- ROMA CAPITALE, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21 presso la sede dell’avvocatura dell’ente e rappresentata e difesa nel presente giudizio dall’avv. Michele Memeo;
- MINISTERO DELL’INTERNO…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.