Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27898 del 7 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27898PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei propri poteri, pone in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere un privato a consegnare denaro o altra utilità, realizza il delitto di concussione tentata, anche qualora il reato non sia portato a compimento per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. Ciò in quanto la condotta del pubblico ufficiale, pur rientrando nella sua competenza tipica, è stata esercitata per uno scopo diverso da quello per cui è stato investito dei relativi poteri, violando così i doveri di probità e correttezza cui è tenuto. La distinzione tra concussione e truffa aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale risiede nel fatto che nel primo caso il privato mantiene la consapevolezza di dare o promettere qualcosa di non dovuto, mentre nel secondo è indotto in errore circa la doverosità delle somme o utilità oggetto di dazione o promessa, con la qualità di pubblico ufficiale che concorre solo in via accessoria a condizionare la volontà del soggetto passivo. La desistenza volontaria dal reato, che esclude la punibilità per gli atti compiuti, richiede che la scelta di interrompere l'azione criminosa sia il frutto di una libera e spontanea determinazione dell'agente, non riconducibile a cause indipendenti dalla sua volontà o necessitate da fattori esterni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/05/2019 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata.…

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