Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3327 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:3327SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordine di demolizione di opere edilizie, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In presenza di istanze di condono edilizio pendenti, sussiste l'interesse del ricorrente a impugnare l'ordine di demolizione, in quanto la sospensione del procedimento sanzionatorio non determina l'inefficacia dell'atto impugnato, che può riacquistare efficacia in caso di diniego del condono. 2. Gli interventi edilizi possono essere qualificati in parte come ristrutturazione (aumento di superficie interna, ampliamento esterno, realizzazione di un portico) e in parte come nuova edificazione (realizzazione di un manufatto di 150 mq. accorpato a uno preesistente di 50 mq.). 3. Per gli interventi di ristrutturazione, la sanzione della demolizione deve essere sostituita con la sanzione pecuniaria, qualora il ripristino dello stato dei luoghi non sia possibile, previa verifica da parte dell'ufficio tecnico comunale. 4. La sanzione della demolizione con acquisizione gratuita al patrimonio comunale è invece legittima per gli interventi di nuova edificazione, in applicazione dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001. 5. Il principio di proporzionalità della sanzione non è violato, in quanto il legislatore ha previsto la demolizione come misura idonea a coordinare i diritti del proprietario con l'interesse pubblico a un corretto sviluppo edilizio del territorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio
Sez.I Quater
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 4670/05, proposto dai signori Ro. Pi. e Ma. Qu., rappresentati e difesi dall'Avv. R. Za. ed elettivamente domiciliati presso lo stesso in Ro., via Co. di Ri., (...);
contro
- IL COMUNE DI Ro., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Comunale e presso gli uffici della medesima domiciliato in Ro., via del Te. di Gi., (...);
per l'annullamento
della determinazione dirigenziale n. 62 del 14.1.2005, notificata in data 1.3.2005, con la quale si ordina la demolizione di opere asseritamene abusive;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di Costituzione in giudizio dell'Amministrazione intimata;
Visti la sentenza interlocutoria n. 2787/06 del 18.4.2006 e gli atti depositati in esito alla medesima;
Visti gli atti tutti della …

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