Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti può essere desunto da gravi indizi di colpevolezza, anche sulla base di conversazioni ambientali e telefoniche che evidenzino il suo ruolo di finanziatore, acquirente e intermediario per conto delle famiglie di 'ndrangheta, in collegamento con i narcotrafficanti sudamericani. Tali indizi possono ritenersi sufficienti per l'applicazione di una misura cautelare, pur in assenza di una prova certa della sua partecipazione permanente e consapevole all'associazione, atteso che la fase cautelare è caratterizzata da un giudizio di probabilità e non di certezza processuale. Pertanto, la motivazione della decisione che dispone la misura cautelare non deve necessariamente raggiungere il livello di certezza richiesto per la pronuncia di una sentenza di condanna, essendo sufficiente che essa sia sorretta da una valutazione logica e coerente degli elementi indiziari, anche se suscettibile di diverse interpretazioni, purché non manifestamente illogica o incongrua.