Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 296 del 2013

ECLI:IT:TARCZ:2013:296SENT

Massima

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Il proprietario di un bene immobile illegittimamente occupato dalla pubblica amministrazione per la realizzazione di un'opera pubblica, pur in presenza della trasformazione irreversibile del suolo, conserva il diritto di chiedere la restituzione del bene, salva l'attivazione da parte dell'amministrazione del procedimento espropriativo semplificato di cui all'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001. L'intervenuta realizzazione dell'opera pubblica non costituisce di per sé un titolo di acquisto della proprietà in capo all'amministrazione, la quale è tenuta a restituire il bene al proprietario, a meno che non proceda all'acquisizione del medesimo nelle forme previste dalla legge, attraverso l'espropriazione o l'acquisizione consensuale. Il proprietario può quindi domandare nel giudizio di ottemperanza sia il risarcimento del danno per l'occupazione illegittima, sia la restituzione del fondo o la sua riduzione in pristino, salva l'attivazione da parte dell'amministrazione del procedimento di acquisizione semplificata previsto dall'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, con il quale l'amministrazione può paralizzare la domanda di restituzione del bene, riconoscendo al proprietario un indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito. Tale orientamento giurisprudenziale è volto a garantire il rispetto del diritto di proprietà tutelato dall'art. 1 del Protocollo addizionale n. 1 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, superando l'istituto dell'acquisizione "de facto" della proprietà in mano pubblica a seguito della realizzazione dell'opera, ritenuto incompatibile con la predetta Convenzione.

Sentenza completa

N. 01618/2003
REG.RIC.

N. 00296/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01618/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1618 del 2003, proposto da:
Istituto Diocesano Per il Sostentamento del Clero Cz, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di ((omissis)) in Catanzaro, via ((omissis)), 48;

contro

Comune di Simeri Crichi;

per l'annullamento

risarcimento danni per occupazione illegittima

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 febbraio 2013 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come specificato nel …

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