Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10418 del 16 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10418PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca degli arresti domiciliari esecutivi, disposto per marcate irregolarità nelle prescrizioni, comporta l'impossibilità giuridica di ripristinare tale misura cautelare in assenza della concessione di una misura alternativa alla detenzione, in quanto, cessata la condizione degli arresti domiciliari, non sussistono più neppure i presupposti per l'applicazione della detenzione domiciliare. Il giudice di sorveglianza, pertanto, correttamente rigetta la richiesta di scarcerazione finalizzata al ripristino degli arresti domiciliari, in conformità al dettato normativo e al sistema ordinato nel suo complesso, non potendo tale provvedimento essere inciso da deduzioni difensive meramente teoriche e generiche che pretermettono di considerare la cessazione delle condizioni di applicabilità della misura cautelare e della detenzione domiciliare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AT. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 6383/2009 GIUD. SORVEGLIANZA di ROMA, del 22/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI Umberto;

lette le conclusioni del PG Dott. BUA Francesco che ha chiesto declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 22.06.2009 il Magistrato di sorveglianza di Roma rigettava la richiesta di scarcerazione presen…

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