Consiglio di Stato sentenza n. 181 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:181SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in tema di procedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica, afferma che l'obbligo di avviso di avvio del procedimento non va inteso in senso puramente formalistico. Pertanto, pur in assenza del prefato adempimento, non può ritenersi l'illegittimità del provvedimento finale tutte le volte in cui la partecipazione ci sia stata o comunque il soggetto abbia avuto notizia della pendenza del sub-procedimento di riesame e sia stato, in tal modo, posto nelle condizioni di parteciparvi. Inoltre, il Consiglio di Stato precisa che l'eventuale annullamento del nulla osta paesaggistico comunale da parte della Soprintendenza risulta riferibile a qualsiasi vizio di legittimità, riscontrato nella valutazione formulata in concreto dall'ente territoriale, ivi compreso l'eccesso di potere in ogni sua figura sintomatica. L'unico limite è costituito dal divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall'ente competente, tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione. Tuttavia, tale limite sussiste soltanto se l'ente che rilascia l'autorizzazione di base abbia adempiuto al suo obbligo di motivare in maniera adeguata in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'opera. In caso contrario, è riscontrabile un vizio di illegittimità per difetto o insufficienza della motivazione, e gli organi ministeriali possono annullare l'atto-base adottato per vizio di motivazione e indicare le ragioni di merito che concludono per la non compatibilità delle opere realizzate con i valori tutelati.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2020

N. 00181/2020REG.PROV.COLL.

N. 09145/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9145 del 2013, proposto dalla signora ((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), elettivamente domiciliata presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via G. Bettolo, n. 4,

contro

- il Comune di Rimini, in persona del Sindaco in carica
pro tempore
, non costituitosi in giudizio;
- il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro in carica
pro tempore
, rappresentato e difeso
ex lege
dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliato presso la sua sede in Roma, via dei Portoghesi, n 12;

per la riforma

della sentenza del T.a.r. per…

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