Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La pubblica amministrazione è tenuta a garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini nell'utilizzo delle infrastrutture pubbliche, adottando le necessarie misure di manutenzione e segnalazione dei pericoli. L'omissione di tali doveri di cura e vigilanza, da parte dei responsabili competenti, può comportare la responsabilità civile dell'ente per i danni subiti dagli utenti a causa di situazioni di pericolo non adeguatamente prevenute o segnalate. La responsabilità dell'amministrazione sussiste anche qualora il danno derivi da una condotta colposa del soggetto danneggiato, purché questa non sia stata l'unica causa efficiente dell'evento lesivo. Pertanto, l'obbligo di diligenza e prudenza gravante sull'ente pubblico non viene meno per il solo fatto che l'utente non abbia adottato le cautele necessarie, essendo comunque tenuto a predisporre le misure idonee a scongiurare i rischi prevedibili connessi all'utilizzo delle infrastrutture. La valutazione della responsabilità amministrativa deve essere effettuata con riferimento agli standard di sicurezza e manutenzione ragionevolmente esigibili in relazione alle caratteristiche e all'uso della strada, nonché alle concrete condizioni di accessibilità e percorribilità dell'arteria al momento del fatto dannoso.