Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1580 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1580SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie abusive, anche se oggetto di una domanda di condono edilizio, non autorizza la prosecuzione dei lavori a completamento delle stesse, in assenza del previo decorso del termine dilatorio di trenta giorni dalla notifica al Comune dell'intenzione di intervenire, con allegazione di perizia giurata o documentazione avente data certa sullo stato dei lavori abusivi, ai sensi dell'art. 35 della legge n. 47 del 1985. Pertanto, il provvedimento di rigetto della domanda di condono edilizio, adottato in ragione della mancanza dei requisiti oggettivi prescritti dalla normativa, legittima l'amministrazione comunale all'adozione dell'ordinanza di demolizione delle opere abusive, anche di quelle realizzate successivamente alla presentazione della domanda di condono, in quanto strutturalmente inerenti all'intervento originario. L'assenza dei presupposti per l'ammissibilità della domanda di condono preclude altresì l'operatività del silenzio-assenso, espressamente esclusa dalla legge regionale. L'onere di provare la realizzazione delle opere abusive entro il termine previsto dalla legge per l'accesso ai benefici del condono grava sull'interessato, il quale non può limitarsi a contestare i dati in possesso dell'amministrazione senza fornire alcun elemento di prova a corredo della propria tesi. L'ordinanza di demolizione è sorretta da adeguata e sufficiente motivazione, consistente nella compiuta descrizione delle opere abusive e nella constatazione della loro esecuzione in assenza del necessario titolo abilitativo edilizio, in quanto atto dovuto, affrancato dalla ponderazione discrezionale del confliggente interesse al mantenimento in loco della res, dove la repressione dell'abuso corrisponde per definizione all'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi illecitamente alterato.

Sentenza completa

N. 00868/2011
REG.RIC.

N. 01580/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00868/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 868 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Napoli, via Giustiniano n.136;

contro

il Comune di Casoria, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

per l'annullamento

a) della nota prot. n. 1482 del 22 settembre 2010, con la quale è stato comunicato l’avvio del procedimento sanzionatorio relativamente ad opere edilizie r…

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