Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30616 del 23 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30616PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di applicazione di una misura di prevenzione personale, è tenuto a verificare esclusivamente la sussistenza di eventuali vizi di legittimità, quali la mancanza, l'illogicità manifesta o l'assoluta inidoneitàdella motivazione, senza poter riesaminare nel merito la valutazione della pericolosità sociale effettuata dal giudice di merito. Il sindacato di legittimità è, pertanto, circoscritto al controllo della correttezza formale e logica del provvedimento impugnato, non potendosi estendere alla rivalutazione degli elementi di fatto posti a fondamento del giudizio di pericolosità attuale, trattandosi di accertamenti riservati al giudice di merito e sottratti al sindacato di legittimità, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza. Inoltre, il rito camerale previsto dall'art. 611 c.p.p. per la trattazione dei ricorsi avverso i provvedimenti in materia di misure di prevenzione non contrasta con le garanzie costituzionali e convenzionali, atteso che il sindacato di legittimità, pur limitato, assicura comunque un adeguato controllo giurisdizionale sul provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. CI. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 17/10/2008 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con decreto in data 17/10/2008 la Corte di Appello di Palermo rigettava l'appello proposto da LI. CI. avverso …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.