Il giudice di legittimità, in presenza di una sentenza contumaciale pronunciata nei confronti di un imputato irreperibile e mai attinto da atti che potessero far presumere la sua conoscenza del procedimento, è tenuto ad accogliere l'istanza di restituzione nel termine per proporre impugnazione, in applicazione della disciplina previgente all'entrata in vigore della legge n. 67 del 2014, la quale ha introdotto la nuova fattispecie della "assenza" dell'imputato. Ciò in quanto, in assenza di prova della effettiva conoscenza del procedimento e della volontaria rinuncia a comparire o a proporre impugnazione, l'imputato contumace deve essere rimesso nel termine per esercitare il diritto di impugnazione, a tutela del suo diritto di difesa e del principio del giusto processo. La restituzione nel termine per proporre ricorso per cassazione, pertanto, costituisce un rimedio eccezionale volto a garantire il diritto di difesa dell'imputato che non abbia avuto conoscenza effettiva del procedimento a suo carico, in ossequio ai principi di legalità, ragionevolezza e proporzionalità che informano il sistema processuale penale.