Il giudice di legittimità, nell'annullare con rinvio la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d'Appello, afferma che: 1. La Corte territoriale non ha affrontato in modo razionalmente convalidabile gli snodi problematici evidenziati dalla decisione di primo grado, con riguardo: a) alle valutazioni tecniche sulle perizie grafologiche, omettendo di verificare adeguatamente l'ipotesi di involuzione grafica dovuta all'età e alla sintomatologia neuro-psico-fisica del de cuius; b) al logico raccordo degli eventi, senza considerare le singolari condotte del de cuius nella predisposizione di testamenti olografi e pubblici; c) al significato delle prove dichiarative, minimizzando i legami del de cuius con i beneficiari del testamento pubblico e valorizzando in modo generico il rapporto con il soggetto istituito erede negli olografi. 2. La Corte d'Appello ha omesso di confrontarsi in modo puntuale con le argomentazioni espresse dal giudice di primo grado, violando gli stringenti oneri motivazionali imposti dalla giurisprudenza di legittimità in caso di totale riforma di una sentenza di condanna. 3. Pertanto, la sentenza di assoluzione deve essere annullata con rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello, affinché proceda ad un nuovo esame della vicenda, valutando in modo adeguato e congruente tutti gli elementi probatori acquisiti.