Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1077 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:1077SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di sospensione lavori e demolizione di opere edilizie realizzate in assenza o totale difformità dal permesso di costruire, afferma i seguenti principi di diritto: 1. Ai fini dell'adozione dell'ordine di demolizione, è sufficiente la mera enunciazione dei presupposti di fatto e di diritto che consentono l'individuazione della fattispecie di illecito e dell'applicazione della corrispondente misura sanzionatoria prevista dalla legge. L'esercizio del potere repressivo delle opere edilizie realizzate in assenza del titolo edilizio mediante l'applicazione della misura sanzionatoria può ritenersi sufficientemente motivato per effetto della stessa descrizione dell'abuso, esplicitante in dettaglio la natura e consistenza delle opere abusive riscontrate, presupposto giustificativo necessario e sufficiente a fondare la spedizione della misura sanzionatoria. 2. Al fine di valutare l'incidenza sull'assetto del territorio di un intervento edilizio, consistente in una pluralità di opere, va compiuto un apprezzamento globale, atteso che la considerazione atomistica dei singoli interventi non consente di comprenderne in modo adeguato l'impatto effettivo complessivo. I molteplici interventi eseguiti non vanno considerati in maniera frazionata. 3. Deve ritenersi necessario il permesso di costruire per le opere di ristrutturazione edilizia che, in considerazione della tipologia di intervento, portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, modificando il volume o i prospetti dell'edificio o la sagoma di immobili sottoposti a vincoli. 4. L'applicabilità della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 33, comma 2, d.P.R. n. 380/2001, in deroga alla regola generale della demolizione, propria degli illeciti edilizi, presuppone la dimostrazione della oggettiva impossibilità di procedere alla demolizione delle parti difformi senza incidere, sul piano delle conseguenze materiali, sulla stabilità dell'intero edificio. Tale valutazione può essere decisa dall'Amministrazione solo nella fase esecutiva dell'ordine di demolizione e non prima, sulla base di un motivato accertamento tecnico. 5. L'attività di repressione degli abusi edilizi tramite l'emissione dell'ordine di demolizione di cui all'art. 31 del d.P.R. 380 del 2001 costituisce attività di natura vincolata e, pertanto, la stessa non è assistita da particolari garanzie partecipative, tanto da non ritenersi necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento di cui all'art. 7 e ss. della l. 241 del 1990 agli interessati. 6. La declaratoria di incostituzionalità della norma che prevede la possibilità di "sanare" gli interventi edilizi realizzati in assenza di titolo abilitativo ma conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente, opera ex tunc indipendentemente dalla circostanza che la fattispecie sia sorta in epoca anteriore alla pubblicazione della decisione, eccezion fatta per i rapporti ormai esauriti in modo definitivo. 7. L'ordine di demolizione e ripristino conseguente all'accertamento della natura abusiva delle opere realizzate, come tutti i provvedimenti sanzionatori edilizi, è da ritenersi atto dovuto, senza che l'Amministrazione debba previamente esaminare eventuali istanze di sanatoria o permesso in sanatoria presentate dal privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/04/2022

N. 01077/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00335/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 335 del 2016, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’Avv. Roberto Sessa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto, in Salerno, alla via L. Settembrini, 40;

contro

Comune di Cava dé Tirreni, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli Avv. Antonino Cascone, Giuliana Senatore e Manuela Casilli, e domicilio eletto, in Salerno, al Largo Plebiscito, 6;

per l’annullamento

A) dell’ordinanza n. -OMISSIS- del Dirigente del Settore Governo del Territorio e Patrimonio del Comune di Cav…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.