Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13338 del 25 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13338PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può valutare la motivazione della sentenza impugnata solo sotto il profilo della sua logicità e coerenza interna, senza poter effettuare una diversa valutazione delle emergenze processuali, essendo il sindacato di legittimità limitato ai vizi denunciabili relativi alla mancanza, manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione risultante dal testo o da altri atti del processo. Pertanto, le censure mosse nel ricorso avverso le ricostruzioni dei fatti operate dai giudici di merito, fondate sull'apprezzamento di circostanze di fatto, non possono essere accolte in sede di legittimità, trattandosi di valutazioni di merito non affette da vizi logici. Inoltre, ai fini dell'acquisizione al fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell'art. 500 c.p.p., comma 4, delle dichiarazioni predibattimentali del testimone sottoposto a violenza o minaccia affinché non deponga o deponga il falso, non è necessario che l'intimidazione avvenga nella prossimità temporale della sua escussione, essendo sufficiente che vi sia un collegamento logico e causale tra la futura deposizione e la minaccia o violenza, anche se avvenuta in epoca antecedente, purché tale valutazione si fondi su un rapporto eziologico, basato su canoni logici e di ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)) del foro di Catania, quale difensore di Fa. Lu. , n. il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Catania in data 11.2.2005;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)) il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Con sentenza depositata in data 11.2.2005 la …

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