Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16093 del 30 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16093PEN

Massima

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L'obbligo di denuncia penale grava sull'ufficiale o agente di polizia giudiziaria anche in relazione a notizie di reato acquisite al di fuori dell'attività di servizio, qualora la condotta omissiva sia posta in essere nella consapevolezza dell'utilità derivante agli autori del reato presupposto. Pertanto, integra il delitto di omessa denuncia di cui all'art. 361 c.p. il comportamento dell'appartenente alle forze di polizia che, pur essendo venuto a conoscenza di una notizia di reato in via informale, ometta di trasmetterla all'Autorità Giudiziaria, consapevole del vantaggio che tale omissione possa arrecare ai responsabili del fatto criminoso. Tale obbligo di denuncia sussiste anche in capo all'ufficiale o agente di polizia giudiziaria che, pur non essendo il soggetto funzionalmente competente alla trasmissione della notizia di reato, abbia comunque partecipato, anche solo moralmente, alla condotta di alterazione o soppressione degli atti pubblici relativi al reato accertato, determinando o rafforzando il proposito criminoso altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2013 della Corte di Appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per essere i reati estinti per prescrizione;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha co…

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