Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19863 del 9 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19863PEN

Massima

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Il delitto di truffa si configura quando l'agente, mediante artifizi o raggiri, induce in errore la persona offesa, determinandola a compiere un atto di disposizione patrimoniale da cui consegue un ingiusto profitto per l'agente stesso o per altri. La condotta fraudolenta deve necessariamente precedere l'induzione in errore e il conseguimento dell'ingiusto profitto. Tuttavia, è sufficiente che l'agente si avvalga del contributo, anche inconsapevole, di un terzo per realizzare la condotta ingannatoria e conseguire l'ingiusto profitto. Pertanto, il delitto di truffa può ritenersi integrato anche quando l'agente non abbia avuto un contatto diretto con la persona offesa, purché sia dimostrato che le somme di denaro versate dalla persona offesa siano state effettivamente consegnate all'agente, anche attraverso l'intermediazione di un terzo. Il giudizio di responsabilità per il reato di truffa può fondarsi sulle dichiarazioni delle persone offese costituitesi parte civile, purché siano coerenti, lineari e precise, e trovino riscontri esterni che ne confermino l'attendibilità. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della concessione delle attenuanti generiche, la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. La mancata concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena può essere legittimamente fondata sulla sussistenza di una precedente condanna, anche se i relativi effetti penali risultino estinti per decorso del tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza resa il 3 novembre 2017 dalla Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa MIGNOLO Olga, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la senten…

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