Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36764 del 12 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36764PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta minacciosa, pur se rivolta all'esercizio di un preteso diritto, si estrinseca in forme di tale forza intimidatoria da far assumere i caratteri dell'ingiustizia alla coartazione dell'altrui volontà, andando oltre ogni ragionevole intento di far valere un diritto. In tali casi, la valutazione circa la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato e la qualificazione giuridica della condotta rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui accertamento in fatto non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e immune da vizi di manifesta illogicità. Parimenti, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, la cui valutazione non è censurabile in cassazione se adeguatamente motivata, anche con riferimento alla reiterazione della condotta e all'intensità del dolo. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è limitato alla verifica della sua logicità e coerenza, senza possibilità di una diversa valutazione delle risultanze processuali, riservata al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ap. Pi. , nato a (OMESSO), Br. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma, 3 sezione penale, in data 1 dicembre 2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Domenico Gallo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dr. Carmine Stabile, il quale ha concluso per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi.

osserva:

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 1 dicembre 2010, la Corte…

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