L'Amministrazione comunale può revocare in autotutela le autorizzazioni per l'installazione di impianti pubblicitari qualora accerti il loro contrasto con le distanze minime previste dal Codice della strada, in quanto tale violazione integra un motivo di interesse pubblico, connesso a esigenze di sicurezza stradale, che legittima l'annullamento del provvedimento autorizzatorio, anche in pendenza del termine di validità dello stesso. L'Amministrazione non è vincolata dalle previsioni del piano generale degli impianti pubblicitari che individuano specifici motivi di revoca, potendo comunque esercitare il potere di autotutela ogni qualvolta rilevi l'originario contrasto del provvedimento con norme imperative. Tuttavia, l'applicabilità di eventuali discipline derogatorie, come quella prevista dall'art. 16 del piano generale degli impianti, è subordinata alla prova, da parte del titolare dell'autorizzazione, della sussistenza dei relativi presupposti, in particolare l'ubicazione dell'impianto in prossimità di strade urbane di scorrimento, come definite dall'art. 2, comma 3, lett. d), del Codice della strada.