Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7444 del 16 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7444PEN

Massima

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Il comportamento processuale dell'imputato, pur se incensurato, non può prevalere sulla documentata sottrazione di beni sottoposti a pignoramento, che vanifica le aspettative creditorie e integra il reato di sottrazione di beni sottoposti a pignoramento, il quale deve essere punito con una pena detentiva, senza che possano rilevare a suo favore la modestia dell'episodio o il buon comportamento processuale, atteso che tali circostanze, pur valutate dal giudice di merito, sono state ritenute subvalenti rispetto alla gravità della condotta illecita accertata. Pertanto, la sentenza di condanna per il reato di sottrazione di beni sottoposti a pignoramento, fondata sulla documentata denuncia del creditore e sull'indimostrata buona fede dell'imputato, è logicamente e adeguatamente motivata, non potendo essere annullata per vizi della motivazione, neppure laddove il ricorso per cassazione risulti inammissibile per genericità e mancata specificazione dei motivi di gravame, atteso che tale inammissibilità preclude la possibilità di rilevare d'ufficio l'eventuale estinzione del reato per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/05/2016 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte d…

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