Il reato di atti persecutori (stalking) è procedibile d'ufficio quando risulta connesso, anche solo teleologicamente, ad altri reati procedibili d'ufficio, come i maltrattamenti in famiglia, l'omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza nei confronti di familiari, la violenza privata e le minacce gravi. La remissione di querela da parte della persona offesa non estingue i reati procedibili d'ufficio, che devono essere comunque perseguiti dal pubblico ministero nell'interesse della vittima e della collettività. Inoltre, l'omessa somministrazione dei mezzi di sussistenza è procedibile d'ufficio almeno per la parte relativa ai figli minori, i cui interessi sono indisponibili. Allo stesso modo, le minacce gravi sono procedibili d'ufficio, indipendentemente dalla querela della persona offesa, quando assumono una particolare gravità per i beni giuridici tutelati. In tali casi, il giudice non può dichiarare l'estinzione del reato per remissione di querela, ma deve procedere d'ufficio al fine di tutelare adeguatamente la vittima e l'ordine pubblico.