Cassazione penale Sez. II sentenza n. 196 del 7 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:196PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. a seguito della diversa qualificazione giuridica del reato operata in sede di appello, deve tenere conto di tutti gli elementi di valutazione del disvalore del fatto, quali l'intensità del dolo, la disinvoltura criminale desumibile dalla condotta complessiva dell'imputato e l'entità del profitto patrimoniale concretamente conseguito, al fine di escludere l'applicabilità dell'istituto laddove tali elementi siano incompatibili con la particolare tenuità del fatto. Pur essendo astrattamente applicabile l'istituto a seguito della derubricazione del reato, il giudice di merito può implicitamente escluderne l'applicazione motivando adeguatamente sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di disvalore del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. MONACO M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/03/2018 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONACO MARCO MARIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FINOCCHI GHERSI RENATO che ha concluso chiedendo per l'inammissibilita';
udito l'avv. (OMISSIS) che, in difesa di (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La C…

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