Consiglio di Stato sentenza breve n. 4837 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:4837SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il Consiglio di Stato, nell'esaminare il ricorso in appello avverso la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio che aveva respinto in parte il ricorso di una titolare di concessione demaniale permanente contro il diniego di rinnovo della concessione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. I Municipi hanno il potere di approvare i piani di massima occupabilità delle aree rientranti nella propria circoscrizione territoriale, anche con l'effetto di escludere dalla concessione di suolo pubblico permanente specifiche zone, in ragione di esigenze pubbliche e generali limitate all'ambito territoriale del Municipio stesso. Tale potere non è in contrasto con la competenza della Giunta comunale di individuare le aree che non possono costituire oggetto di concessione. 2. La Commissione Tecnica istituita dal Municipio per l'esame del piano di massima occupabilità non è un organo dell'amministrazione comunale né un collegio perfetto, ma una semplice struttura amministrativa con funzioni istruttorie e di supporto alle scelte discrezionali del Consiglio municipale. Pertanto, la mancanza di alcuni componenti alle sue riunioni o le modifiche alla sua composizione non determinano vizi di legittimità del piano approvato. 3. I criteri utilizzati dall'amministrazione per l'individuazione dei piani di massima occupabilità, quali l'esistenza di precedenti richieste di occupazione di suolo pubblico e la vicinanza dell'area con altre zone già sature di attività di somministrazione, rappresentano ragionevoli e non illogici elementi di valutazione degli interessi pubblici in gioco, come la circolazione, l'igiene, la sicurezza, l'estetica, l'ambiente e la tutela del patrimonio culturale. Tali scelte discrezionali non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, salvo il caso di manifesta irragionevolezza, irrazionalità o arbitrarietà. 4. L'omessa acquisizione dei pareri obbligatori previsti dal regolamento comunale per il rilascio delle singole concessioni non determina l'illegittimità del piano di massima occupabilità, in quanto tale piano è finalizzato a definire criteri generali valevoli non solo per le future concessioni, ma anche per tutte quelle in vigore.

Sentenza completa

N. 04303/2014
REG.RIC.

N. 04837/2014REG.PROV.COLL.

N. 04303/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 4303 del 2014, proposto dalla DI MATTIA MARIA ANTONIETTA, rappresentata e difesa dall'avvocato Salvatore Di Mattia, con il quale è elettivamente domiciliata in Roma, via Giuseppe Avezzana, n. 3;

contro

ROMA CAPITALE, in persona del sindaco in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati Rosalda Rocchi e Alessandro Rizzo, con i quali è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO – ROMA, Sez. II TER, n. 9205 del 28 ottobre 2013, resa tra le parti, concernente un diniego di rinnovo di un…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.