Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3454 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:3454SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da alcuni condomini contro il silenzio serbato dal Comune di Roma in relazione a una loro istanza volta a sollecitare l'osservanza di un atto d'obbligo stipulato in sede di rilascio del titolo edilizio per la costruzione del condominio e l'esercizio dei poteri sanzionatori edilizi nei confronti di asseriti abusi perpetrati da altri condomini, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'atto d'obbligo sottoscritto dal privato costruttore nell'ambito del procedimento per il rilascio del titolo edilizio non costituisce fondamento per la rivendicazione da parte dei successivi acquirenti dell'immobile dell'adempimento degli obblighi stabiliti nell'atto medesimo, non configurandosi come un contratto a favore di terzi ex art. 1411 c.c. 2. Il silenzio-rifiuto può formarsi esclusivamente in ordine all'inerzia dell'amministrazione su una domanda intesa ad ottenere l'adozione di un provvedimento ad emanazione vincolata, ma di contenuto discrezionale e, quindi, necessariamente incidente su posizioni di interesse legittimo, e non già nell'ipotesi in cui viene chiesto il soddisfacimento di posizioni aventi natura sostanziale di diritti. 3. Non sussiste un obbligo dell'amministrazione di provvedere in relazione a pretese che ineriscono a profili di natura privatistica attinenti ai rapporti tra condomini. 4. Il proprietario confinante, la cui sfera giuridica sia danneggiata dal mancato esercizio dei poteri di vigilanza e repressione degli abusi edilizi da parte dell'amministrazione comunale, è titolare di un interesse legittimo all'esercizio di tali poteri e può, pertanto, ricorrere avverso l'inerzia dell'organo preposto. 5. L'amministrazione comunale, pur in presenza di circostanze che possano far ritenere la domanda irricevibile, inammissibile, improcedibile o infondata, è comunque tenuta a concludere il procedimento con un provvedimento espresso, anche in forma semplificata, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/03/2019

N. 03454/2019 REG.PROV.COLL.

N. 12557/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12557 del 2018, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Roma, ((omissis)), n. 18 e domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura dell’ente in Roma, via Tempio di Giove, n. 21 e domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;

nei confronti

((omissis)), rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domic…

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