Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22218 del 8 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:22218PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in materia di misure di prevenzione, può adottare la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e di versamento di una cauzione nei confronti di una persona abitualmente dedita ad attività illecite e operante nell'ambito della criminalità organizzata di stampo mafioso, sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori e indiziari acquisiti, anche provenienti da precedenti procedimenti penali. Tale valutazione può prescindere dalla dimostrazione dell'attualità della pericolosità sociale del proposto, in quanto l'appartenenza a un'associazione di tipo mafioso implica di per sé una latente e permanente pericolosità sociale, che può essere esclusa solo ove emerga la prova del suo recesso dall'associazione o della disintegrazione della stessa. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento che applica la misura di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con esclusione del sindacato sulla motivazione per vizi logici, salvo il caso di motivazione apparente, del tutto priva dei requisiti minimi di coerenza e completezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 28/01/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, nella persona della Dott. LOY M. Francesca, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 28 gennaio 2016 la Corte di appello di Torino ha confermato il decreto emes…

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