Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27426 del 2 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:27426PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso nel reato di estorsione sussiste anche quando il contributo causale del correo sia limitato ad una singola fase finalizzata alla riscossione dei proventi, in quanto nella fattispecie plurisoggettiva l'attività antigiuridica di ciascuno, ponendosi inscindibilmente con quella di altri correi, confluisce in un'azione delittuosa che va considerata unica e produce l'effetto di far ritenere giuridicamente attribuibile a ciascuno dei concorrenti il risultato finale dell'evento cagionato. Ai fini della consumazione del reato di estorsione, non è necessario che la persona offesa aderisca pienamente alla richiesta estorsiva, essendo sufficiente che la stessa sia costretta a consegnare il denaro richiesto, anche se successivamente si rivolge alle forze dell'ordine per denunciare l'altrui condotta antigiuridica. Infatti, in tale figura delittuosa la modalità di lesione si incentra sulla coazione esercitata dall'agente sulla vittima perché tenga una condotta positiva o negativa in ambito patrimoniale, il cui esito è il profitto che il reo intende procurarsi, a prescindere dalla coincidenza fra il soggetto che subisce la violenza o la minaccia ed il titolare del patrimonio leso, purché sussista il rapporto causale tra la condotta violenta e/o minacciosa e gli elementi del profitto e del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/10/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Genarale Dr. TOCCI STEFANO che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputato Avv. (OMISSIS) il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricors…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.