Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41113 del 30 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:41113PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La valutazione delle risultanze probatorie, ivi comprese le intercettazioni e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo ove risulti illogico o contrario alle massime di esperienza. Le censure difensive volte a prospettare una diversa lettura delle prove non possono essere accolte, in quanto costituiscono meri tentativi di rimettere in discussione valutazioni di fatto riservate al giudice di merito, il quale ha adeguatamente motivato il proprio convincimento sulla base degli elementi probatori acquisiti, tra cui le sentenze irrevocabili, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e le intercettazioni, che hanno consentito di accertare l'appartenenza dell'indagato all'associazione di tipo mafioso e il suo coinvolgimento in attività delittuose commesse per conto del sodalizio criminale. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/02/2016 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ZAZA Carlo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con il provvedimento impugnato veniva confermata l'ordinanza del Giudice per le indagini…

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