Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46399 del 13 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46399PEN

Massima

Il dolo del concorrente nel reato di uso di atto falso non può essere desunto automaticamente dalla sola conoscenza della falsità del documento, ma richiede la prova che l'agente fosse consapevole dell'abuso commesso da altri nell'alterare il contenuto originario dell'atto. Pertanto, la mera utilizzazione di un documento falsificato da un terzo non è sufficiente a integrare la responsabilità penale del concorrente, se non risulta dimostrato che egli fosse a conoscenza delle modalità illecite con cui il documento era stato redatto. La valutazione del dolo deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi probatori acquisiti, senza presunzioni o deduzioni automatiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/02/2007 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

Udite le conclusioni di a.s.r. per prescrizioni e conferma statuizioni civili;

uditi i difensori Avv. STROSCIO S..

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La Corte di Messina ha confermato la s…

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