Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1816 del 2012

ECLI:IT:TARTOS:2012:1816SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive perde efficacia e diventa improcedibile qualora il proprietario presenti successivamente domanda di sanatoria edilizia, la quale venga poi definitivamente respinta dall'amministrazione competente. In tal caso, infatti, l'atto di demolizione ha esaurito i propri effetti, venendo meno l'interesse del ricorrente a impugnarlo. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere abusive è strettamente connesso e subordinato all'esito della richiesta di sanatoria presentata dal proprietario, sicché l'accertamento definitivo della mancata sanatoria determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione dell'ordine di demolizione. La massima giuridica che riassume tale principio è la seguente: Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive perde efficacia e diventa improcedibile qualora il proprietario presenti successivamente domanda di sanatoria edilizia, la quale venga poi definitivamente respinta dall'amministrazione competente, in quanto in tal caso l'atto di demolizione ha esaurito i propri effetti, venendo meno l'interesse del ricorrente a impugnarlo. Il principio di diritto è che il provvedimento sanzionatorio di demolizione è strettamente connesso e subordinato all'esito della richiesta di sanatoria, sicché l'accertamento definitivo della mancata sanatoria determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione dell'ordine di demolizione. L'impugnazione dell'ordine di demolizione diviene pertanto improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, una volta che la domanda di sanatoria sia stata definitivamente respinta dall'amministrazione. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta il proprietario di opere edilizie abusive, destinatario di un provvedimento di demolizione, presenti successivamente istanza di sanatoria, la quale venga poi definitivamente rigettata, in quanto in tal caso l'interesse all'impugnazione dell'ordine di demolizione viene meno, essendo venuta meno la possibilità di ottenere la sanatoria delle opere abusive. La massima si applica a tutti i casi analoghi in cui vi sia un provvedimento sanzionatorio di demolizione di opere abusive, seguito dalla presentazione di una domanda di sanatoria e dal definitivo rigetto di quest'ultima da parte dell'amministrazione competente.

Sentenza completa

N. 02519/1996
REG.RIC.

N. 01816/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02519/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2519 del 1996, proposto da: Valentino Carbone e Francesca D'Ambrosi, rappresentati e difesi dagli avv.ti Gerolamo Angotti e Marco Arena, con domicilio eletto presso Marco Arena in Firenze, via delle Porte Nuove, 17;

contro

Comune di Lastra a Signa, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Ragazzini, con domicilio eletto presso Antonio Ragazzini in Firenze, via Duca D'Aosta, 10;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

dell'ordinanza di demolizione n.55 del 16 aprile 1996, di tutti gli atti presupposti, conseguenti e conn…

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