Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 2793 del 18 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2793PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere richiede la predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, nella consapevolezza, da parte dei singoli associati, di far parte di un sodalizio durevole e di essere disponibili ad operare per l'attuazione del programma criminoso comune. L'elemento distintivo rispetto al semplice concorso di persone nel reato è l'accordo criminoso diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, destinato alla commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente dall'effettiva commissione dei singoli reati programmati. La prova dell'esistenza di un'associazione con finalità illecite può essere desunta, in via indiretta, da facta concludentia, tra i quali assumono particolare rilievo i delitti programmati ed effettivamente realizzati, specie se il contesto in cui questi sono maturati e le loro modalità di esecuzione conclamano l'esistenza di un vincolo associativo. Tuttavia, il giudice del merito deve evidenziare e valorizzare, nel quadro dell'eventuale molteplicità dei reati unitariamente commessi da una pluralità di persone, i diversi elementi sintomatici idonei a dar conto, in modo ragionevolmente incontestabile, della sussistenza concreta della struttura organizzativa, anche minima, cui risale il comportamento da ciascun partecipante osservato ai fini della realizzazione dei reati-fine. In assenza di tali elementi, può residuare un ragionevole dubbio sulla consumazione del reato associativo, con conseguente necessità di annullamento della sentenza di condanna per tale reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Anton - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco M. - Consigliere

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4816/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 09/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/12/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCO DELL'UTRI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Geraci Vincenzo che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il dife…

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