Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 8083 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:8083SENT

Massima

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Il titolo edilizio abilitativo, validamente rilasciato dall'amministrazione comunale, legittima gli interventi edilizi in esso autorizzati, anche qualora siano state riscontrate in sede di controllo successivo alcune difformità di lieve entità rientranti nelle tolleranze di cantiere previste dalla legge, non costituendo tali discordanze violazioni urbanistiche sanzionabili con l'ordine di demolizione. Pertanto, l'amministrazione non può ordinare la demolizione di opere edilizie che risultino comprese nell'ambito applicativo di un titolo abilitativo ancora valido ed efficace, senza prima averlo rimosso con gli strumenti di autotutela previsti dall'ordinamento. Inoltre, l'accertamento di eventuali abusi edilizi deve essere condotto con particolare rigore istruttorio, tenendo conto della natura e dell'entità delle opere realizzate, nonché della loro incidenza sull'assetto planivolumetrico complessivo dell'edificio, al fine di verificare se le stesse possano essere considerate di modesta entità e riconducibili alle tolleranze di cantiere, ovvero se integrino vere e proprie violazioni urbanistiche sanzionabili. In tale contesto, l'amministrazione è tenuta a valutare con attenzione la compatibilità degli interventi realizzati con il progetto edilizio approvato, evitando di comminare provvedimenti demolitòri in assenza di una puntuale istruttoria tecnica che accerti in modo inequivocabile l'abusività delle opere eseguite.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/12/2022

N. 08083/2022 REG.PROV.COLL.

N. 02668/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2668 del 2021, proposto da
HOLDING IMMOBILIARE S.r.l., rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia del suo difensore;

contro

COMUNE DI OTTAVIANO, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia del suo difensore;

e con l'intervento di

ad opponendum:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli Avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale presso la PEC Registri Giustizia dei loro difensori;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza diri…

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