Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8007 del 1 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8007PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel pronunciare sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p. (c.d. "patteggiamento"), è tenuto a verificare l'assenza di cause di proscioglimento previste dall'art. 129 c.p.p. e a motivare tale verifica in modo succinto, essendo sufficiente il richiamo all'articolo 129 c.p.p. per escludere la ricorrenza di alcuna delle ipotesi ivi previste, unitamente alla constatazione della correttezza della qualificazione giuridica del fatto e della congruità della pena concordata. Il controllo di legittimità sulla motivazione di tale sentenza è ammesso solo ove dal testo emerga in modo evidente la sussistenza di una causa di non punibilità ex art. 129 c.p.p., non essendo necessaria un'analitica esplicitazione delle ragioni per le quali il giudice ha ritenuto insussistente tale causa di proscioglimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 758/2011 GIP TRIBUNALE di TRANI, del 12/07/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

L'imputato, tramite i difensori ricorrendo per Cassazione avverso la sentenza di cui in epigrafe lamenta:

- il vizio di carenza di mo…

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