Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32738 del 2 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32738PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 495 c.p.) si configura quando il soggetto, alla richiesta di declinare le proprie generalità, presenta un documento di identificazione intestato ad altra persona, in quanto tale condotta costituisce una dichiarazione mendace idonea a indurre in errore il pubblico ufficiale sulla propria identità. L'elemento materiale del reato sussiste anche nel caso in cui la falsa attestazione avvenga mediante un comportamento non verbale, come l'esibizione di un documento di identità altrui, in quanto tale condotta equivale a una dichiarazione attestativa di una qualità personale. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario il dolo specifico, essendo sufficiente la coscienza e volontà della condotta mendace, indipendentemente dalle finalità perseguite dall'agente. Inoltre, l'immediata esibizione del documento di identità effettivamente intestato all'agente, successivamente alla consumazione del reato, non elide l'offesa al bene giuridico tutelato, configurandosi come un mero post factum inidoneo a escludere la responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/09/2020 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. TUDINO ALESSANDRINA;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TASSONE KATE, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
letta la memoria del difensore;
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata…

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