Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2224 del 2014

ECLI:IT:TARPA:2014:2224SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile qualora il ricorrente dichiari di non avere più interesse alla coltivazione della domanda giudiziale per sopravvenute circostanze. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse e a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, con integrale compensazione delle spese tra le parti costituite. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla natura e dall'oggetto specifico della controversia, essendo volto a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione giurisdizionale, evitando l'inutile prosecuzione di giudizi privi di concreto interesse per la parte ricorrente. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, pertanto, rappresenta un corollario del principio di ragionevole durata del processo e di concentrazione della tutela giurisdizionale, in quanto consente di evitare l'inutile dispendio di risorse pubbliche e private connesso alla prosecuzione di un giudizio ormai privo di utilità per il ricorrente. Essa, inoltre, si pone in linea con il principio di leale collaborazione tra le parti processuali, imponendo al ricorrente l'onere di segnalare tempestivamente al giudice il venir meno del proprio interesse alla decisione della controversia. In tal modo, si realizza un contemperamento tra l'esigenza di tutela giurisdizionale del ricorrente e l'interesse pubblico all'efficienza e alla ragionevole durata del processo amministrativo.

Sentenza completa

N. 01654/2010
REG.RIC.

N. 02224/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01654/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1654 del 2010, proposto dal Sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dagli Avv.ti ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Palermo, via ((omissis)) n.14;

contro

GSE s.p.a., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)), in Palermo, via N. Morello n.40;

per l'annullamento

dei provvedimenti di cui alle note del 9.3.2010 e del 19.5.2010, con i quali il predetto ente ha, rispettivamente: a) riconosciuto una…

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