Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48492 del 5 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:48492PEN

Massima

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Il reato di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù si configura quando la condotta è attuata mediante violenza, minaccia, inganno, abuso di autorità o approfittamento di una situazione di vulnerabilità, di inferiorità fisica o psichica o di una situazione di necessità, o mediante la promessa o la dazione di somme di denaro o di altri vantaggi a chi ha autorità sulla persona. Lo stato di soggezione continuativa, con costrizione allo svolgimento di determinate prestazioni fisiche, deve essere funzionale allo sfruttamento dei soggetti passivi ed essere accompagnato da una sostanziale limitazione della libertà di scelta del soggetto, sia in relazione all'accettazione delle dette condizioni che alla scelta di sottrarvisi. Il reato prevede un duplice evento: quello dell'assoggettamento e quello dello sfruttamento della vittima, laddove lo sfruttamento, nel diverso delitto di tratta di persone, connota il fine perseguito dall'agente. La condizione di assoggettamento non consiste in una totale privazione della libertà personale, ma nella compromissione significativa della capacità di autodeterminarsi, a causa dell'assenza di alternative esistenziali validamente percorribili. Il principio di correlazione tra accusa e sentenza costituisce declinazione pratica del diritto dell'imputato di essere informato, in modo dettagliato, della natura e dei motivi dell'accusa formulata a suo carico, sancito anche dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, e mira a garantire il diritto di difesa. Pertanto, la diversità del fatto che impone la modifica del capo di imputazione e preclude al giudice di pronunciarsi è solo quella che determina una effettiva lesione del diritto al contraddittorio e del conseguente diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/05/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svo…

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