Cassazione civile Sez. III sentenza n. 17559 del 18 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:17559CIV

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'ambito di un procedimento penale, renda consapevolmente una denuncia o querela falsa o difforme dalla realtà dei fatti, non può essere ritenuto esente da responsabilità civile per i danni cagionati, in quanto tale condotta, ancorché posta in essere nell'esercizio delle proprie funzioni, integra un illecito aquiliano ai sensi dell'art. 2043 c.c. La qualifica di pubblico ufficiale non esclude di per sé la configurabilità di una condotta calunniosa, laddove sia accertata la falsità o difformità delle dichiarazioni rese rispetto all'effettivo accadimento dei fatti. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità civile del pubblico ufficiale, deve pertanto tenere conto non solo della qualifica soggettiva, ma anche dell'oggettiva rispondenza delle affermazioni rese alle risultanze processuali, senza che possa rilevare la mera circostanza che il procedimento penale si sia concluso con l'assoluzione dell'imputato. Ciò in quanto l'illecito civile si configura autonomamente rispetto all'esito del procedimento penale, essendo sufficiente l'accertamento della consapevole falsità o difformità delle dichiarazioni rese dal pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BERRUTI Giuseppe M. - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - rel. Consigliere

Dott. SCARANO Luigi A. - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 1481-2008 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), domiciliato ex lege in ROMA presso la CANCELLERIA della CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS) con studio in (OMISSIS) giusta delega in atti;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS);

- intimato -

avverso la sentenza n. 1162/2006 della CORTE D'APPELLO di PALERMO, depositata il 13/11/2006, R.G.N. 564/2004;

udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 21/02/2013 …

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