Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4934 del 8 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:4934PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione può essere fondato su elementi di fatto acquisiti nel contraddittorio con l'interessato, anche se relativi a un procedimento penale non ancora definitivo, purché il proposto abbia avuto la possibilità di interloquire ed esercitare il diritto di difesa. La mancata contestazione del delitto di associazione mafiosa non preclude l'applicazione della misura di prevenzione, qualora gli indizi di appartenenza all'associazione criminale siano desumibili dalle modalità tipizzate della condotta delittuosa posta in essere dal soggetto. La capacità di adempiere all'obbligo imposto, come il versamento di una cauzione, deve essere specificamente allegata dal ricorrente per essere valutata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso il decreto emesso il 16 settembre 2010 dalla Corte d'appello di Napoli;

Udita la relazione svolta dal consigliere Tito Garribba;

Letta la requisitoria del pubblico ministero, in persona del Sost. Procuratore Generale dott. SALVI Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

p.1. Con decreto del 16 settembre 2010 la Corte d'appello di Napoli confermava il provvedimento che ave…

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