Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45286 del 4 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45286PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente applicato, in presenza dei gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di fuga o di reiterazione del reato, per i delitti previsti dall'articolo 321 del codice penale e dall'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990. L'inammissibilità del ricorso per cassazione avverso il provvedimento di conferma della misura cautelare comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, la cui entità è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice in relazione alle circostanze del caso concreto. Il giudice di legittimità, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, deve altresì disporre gli adempimenti di cui all'articolo 94, comma 1-ter, delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, in ordine alla comunicazione dell'esito del procedimento all'autorità competente per l'esecuzione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 15/02/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORTESE ARTURO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO

Con la ordinanza di cui in epigrafe, il Tribunale di Palermo confermava in sede di riesame l'ordinanza del 09.01.2008 con cui il …

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