Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37592 del 12 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37592PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio e le altre condotte violente poste in essere dall'imputato, nonostante la sua asserita reazione in legittima difesa, non possono essere giustificate in quanto l'aggressione ingiusta non era più attuale e sussisteva la possibilità di evitare il confronto fisico allontanandosi. Pertanto, l'eccesso rispetto ai limiti della legittima difesa, anche putativa, non può essere considerato colposo, ma doloso, in quanto l'imputato ha agito con consapevolezza e volontà nel proseguire l'azione offensiva anche dopo aver respinto l'iniziale aggressione. La gravità dei fatti, il numero e la consistenza dei reati commessi, nonché i precedenti penali dell'imputato, giustificano il diniego delle circostanze attenuanti generiche, trattandosi di valutazioni di merito incensurabili in sede di legittimità, salvo manifesta illogicità o violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa in data 16.4.2013 dalla Corte di appello di Catania;

parte civile:

(OMISSIS);

Visti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere M.((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. RIELLO Luigi che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso, in subordine il rigetto;

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