Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28293 del 28 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28293PEN

Massima

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Il contributo causale e dinamico di un soggetto all'associazione di tipo mafioso, tale da integrare la fattispecie di partecipazione di cui all'art. 416-bis c.p., può essere desunto da plurime dichiarazioni convergenti di collaboratori di giustizia, purché attendibili e sorrette da riscontri esterni individualizzanti, anche di natura logica, che rendano verosimile il contenuto delle chiamate in correità. In particolare, la prova della partecipazione all'associazione mafiosa non può fondarsi sulla mera adesione ideologica o psicologica al programma criminoso, ma richiede la dimostrazione dell'effettivo inserimento nella struttura organizzata, attraverso condotte univocamente sintomatiche di un ruolo concreto e dinamico nell'organigramma criminale, come la diretta partecipazione a gravi delitti-fine, anche mediante attività preparatorie o di agevolazione. Pertanto, la convergenza di plurime dichiarazioni attendibili di collaboratori, che riferiscano il coinvolgimento del soggetto in specifici episodi delittuosi riconducibili all'attività dell'associazione mafiosa, e la presenza di riscontri esterni individualizzanti, anche di natura logica, che confermino la compatibilità di tali elementi con la posizione dell'indagato, costituiscono un compendio indiziario sufficiente a integrare i gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetani - Presidente

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. MICHELI P. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 19/04/2012 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del rico…

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