Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34822 del 20 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34822PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso in atto pubblico commesso per lucrare una maggiore indennità di espropriazione, mediante la falsa attestazione di assenza di costruzioni su un terreno, integra il reato di cui all'art. 483 c.p., anche qualora il terreno fosse già di proprietà dell'imputato per effetto di una precedente sentenza di usucapione. Tuttavia, tale reato si prescrive in sette anni e mezzo dalla data di consumazione, che coincide con la stipula dell'atto pubblico contenente la falsa attestazione. Pertanto, decorso tale termine, anche in presenza di cause di sospensione, il reato deve essere dichiarato estinto per prescrizione, senza possibilità di pronunciare una sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, salvo che le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell'imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile. Inoltre, la costituzione di parte civile della società espropriata è legittima, in quanto il falso attestato è stato commesso per lucrare una maggiore indennità di espropriazione, a prescindere dalla preesistente proprietà del terreno in capo all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/03/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore EPIDENDIO TOMASO ha concluso chiedendo Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8 (Ndr: testo originale non comprensibile).
Il difensore della parte civile (Ndr: testo originale non comprensibile).
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.