Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11464 del 17 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11464PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: La chiamata in correità o in reità di collaboratori di giustizia deve essere valutata dal giudice attraverso un rigoroso accertamento della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità oggettiva delle sue dichiarazioni, verificando in particolare: a) la specificità, coerenza, costanza e spontaneità delle dichiarazioni; b) l'esistenza di rapporti personali tra il dichiarante e la fonte diretta, idonei a confermare la veridicità di quanto riferito; c) la convergenza delle varie chiamate in correità o in reità, reciprocamente riscontrate in relazione a circostanze rilevanti; d) l'indipendenza e l'autonomia genetica delle chiamate. Tali criteri di valutazione devono essere applicati anche quando le dichiarazioni dei collaboratori presentino contraddizioni o incongruenze, al fine di verificare se queste siano tali da inficiare in modo irreparabile l'attendibilità complessiva del contributo dichiarativo. Ove permangano dubbi sulla sussistenza di taluni elementi costitutivi di una circostanza aggravante, il giudice deve escluderne l'applicazione ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p. La valutazione delle prove dichiarative dei collaboratori di giustizia rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità se logica e coerente, senza che sia necessaria l'analisi dettagliata di tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che si spieghino le ragioni che hanno determinato il convincimento, dimostrando di aver tenuto presente ogni fatto decisivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia Rosa - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BARI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di questi ultimi;
avverso la sentenza del 24/05/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MICCOLI Grazia Rosa Anna;
- udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procur…

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