La concessione di beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreative, scaduta alla data di entrata in vigore del d.l. n. 194/2009, non beneficia della proroga legale prevista dal comma 18 dell'art. 1 di tale decreto, in quanto il relativo titolo concessorio ha natura di concessione di servizi, esclusa dall'ambito di applicazione della citata normativa. L'Amministrazione comunale, pertanto, è legittimata a disporre la cessazione degli effetti della concessione scaduta, senza che possa trovare applicazione la proroga eccezionale dettata dalla legge in favore dei titolari di concessioni demaniali marittime. Ciò anche in considerazione della situazione debitoria del concessionario e degli abusi edilizi riscontrati sull'area in questione, che giustificano il mancato rinnovo del rapporto concessorio. L'Amministrazione, inoltre, non è incorsa in alcun vizio di eccesso di potere, avendo adeguatamente motivato le proprie determinazioni e garantito la continuità dei servizi necessari per la tutela dell'ambiente e della pubblica incolumità.