Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare inammissibile il ricorso avverso la sospensione del procedimento di annullamento in autotutela di alcuni titoli edilizi, ha affermato che: Il ricorso è inammissibile per difetto di interesse a ricorrere, in quanto il ricorrente non ha allegato nel ricorso alcun pregiudizio concreto e attuale derivante dalla sospensione del procedimento di autotutela. L'interesse a ricorrere non può essere desunto automaticamente dalla mera partecipazione al procedimento amministrativo, essendo necessario che il ricorrente dimostri uno specifico pregiudizio derivante dall'atto impugnato. Tale interesse non può essere semplicemente affermato come "evidente", ma deve essere adeguatamente allegato e comprovato nel corso del processo, nel rispetto del principio del contraddittorio. La legittimazione procedimentale, disciplinata dagli artt. 9 e 10 della L. 241/1990, è cosa diversa dalla legittimazione processuale, regolata dagli artt. 39 c.p.a., 81 e 100 c.p.c., che richiede la titolarità di una posizione giuridica qualificata e differenziata, la cui lesione deve essere dimostrata dal ricorrente. Il processo amministrativo, di norma, ha natura soggettiva e non oggettiva, per cui l'interesse pubblico diventa un interesse solo "occasionalmente" protetto.